Violenza sulle Donne

SEI VITTIMA DI STALKING O VIOLENZA?

COS’E’ LO STALKING:

Lo Stalking è un insieme di atti assillanti o persecutori. Pedinare, appostarsi fuori dall’abitazione o dal luogo di lavoro, telefonare, inviare sms, e-mail non gradite o dai contenuti osceni, minacciare verbalmente o fisicamente la vittima o i suoi congiunti, danneeggiare oggetti di proprietà della vittima.. questo è stalking!

Come capire se si tratta di stalking?
Le molestie sono ripetute nel tempo e si presentano in un arco temporale di 1-2 mesi.
Le azioni dello stalker limitano la nostra libertà, ci fanno cambiare abitudini, non sono gradite e ci procurano disagio che si può trasformare in depressione e patologie da stress post traumatico.

COSA FARE:

Tratto dal manuale a cura dell’Adoc Marche “Stalking conoscerlo per difendersi!”

Non esiste un’unica soluzione che vada bene per ogni situazione di molestie assillanti. Le strategie d’azione rivelatesi efficaci nel contrastare lo stalking sono molteplici ma, poiché ogni singola storia ha caratteristiche proprie e uniche, non tutte sono valide in tutti i casi. Quindi il primo consiglio è di rivolgersi alle forze dell’ordine, alle associazioni o ai gruppi di sostegno che possano valutare il caso e fornire strategie disegnate sulla persona e le sue esigenze di sicurezza.
Ad ogni modo tutti noi possiamo adottare alcuni accorgimenti in caso di molestie; infatti, se non possiamo modificare direttamente il comportamento dello stalker, possiamo cambiare le nostre azioni per prevenire alcune situazioni di rischio. Il punto di partenza è la presa di coscienza da parte della persona della sua condizione di vittima; la consapevolezza che ciò che sta subendo è ingiusto e immotivato è necessaria a superare il senso di impotenza che prova la vittima e ad innescare una sua reazione.

Gestire i tentativi di contatto dello stalker 

· Per prima cosa è bene chiarire allo stalker che non si ha alcun interesse ad aver una relazione o altro tipo di rapporto con lui/lei. 

· Un unico rifiuto fermo e deciso, con il quale si comunica allo stalker che non si gradiscono le sue attenzioni e che non si desidera alcun tipo di relazione con lui/lei. La comunicazione non e essere aggressiva o ricorrere a minacce, inoltre non si e cercare di convincere il molestatore o cercare di farlo ragionare, ma se possibile non lasciare la possibilità di replicare.

· In seguito, la vittima dovrebbe cercare di ignorare lo stalker ed evitare ogni ulteriore contatto; ogni azione e comunicazione viene percepita dallo stalker come un incoraggiamento a continuare le molestie, un segnale che la sua perseveranza potrebbe essere in futuro ripagata con una relazione da parte della vittima.

· Si dovrebbe anche evitare di rispondere alle telefonate o sms, magari utilizzando il caller ID per identificare numero del chiamante.  Stalking: conoscerlo per difendersi!

· Inoltre nel caso in cui si incontri, anche casualmente, lo stalker si dovrebbe cercare di mantenere la calma, cambiare percorso o comunque cercare di allontanarsi senza dare inizio ad alcun tipo di comunicazione verbale. Se si viene seguiti, cercare di raggiungere un luogo frequentato o meglio ancora un posto di polizia.

· Se il molestatore è un ex-partner che ha diritto di vedere i propri figli, far accompagnare i minori nel luogo dell’incontro da una terza persona.

· Evitare di minacciare a propria volta o far minacciare il molestatore per farlo desistere.

Aumentare la propria sicurezza 

Lo stalker attraverso le molestie esercita un controllo sulla propria vittima che va a minare direttamente il suo senso di sicurezza nelle attività quotidiane. Elaborare una strategia per aumentare la propria sicurezza e quella dei propri familiari dovrebbe quindi essere una priorità per le vittime di stalking. Ecco alcune semplici azioni da mettere in atto: 

· Informare le persone che ci sono vicine della situazione e inserire i loro numeri nella lista di contatti. Descrivere il molestatore (anche eventuali veicoli che conduce) ai familiari, ai vicini di casa, colleghi di lavoro, personale scolastico degli istituti frequentati dai figli, e non ultimo alla polizia. Ancora meglio se si hanno delle foto del soggetto.

· Informare le persone vicine su come dovrebbero comportarsi nel caso in cui venissero contattate dallo stalker, ad es. non dare numeri di telefono o altre informazioni personali né proprie né della vittima.

· Evitare di seguire sempre gli stessi tragitti negli spostamenti per tornare a casa, recarsi al lavoro ecc., e privilegiare gli orari più frequentati.

· Se ci si accorge di essere pedinati cercare di raggiungere un luogo affollato, se si ha un cellulare chiamare i numeri di soccorso. Se lo stalker continua a seguirci è meglio non recarsi direttamente a casa o da amici ma rivolgersi alle forze dell’ordine.

· Non sostare in luoghi isolati, preferire parcheggi ben illuminati o sorvegliati. Quando possibile non viaggiare soli. 

· Tenere sempre a portata di mano un telefono cellulare per chiamare in caso di bisogno, impostare la funzionalità di chiamata rapida, con i numeri di persone che ci potrebbero soccorrere.

· Conoscere sempre i movimenti dei propri familiari. Accompagnare o far accompagnare i figli a scuola o alla fermata dell’autobus.

Inoltre, per rendere più sicura la propria abitazione è possibile: 

· assicurarsi che porte e finestre siano sempre chiuse e non facilmente accessibili. 

· Cambiare le serrature se si ha il sospetto che qualcuno si sia impossessato della chiave.

· Installare un impianto di allarme e/o di videosorveglianza. 

· Se si ha un giardino o un cortile nel perimetro della casa, (e si ha la possibilità di prendersene cura!) prendere un cane da guardia.

· Rendere la zona antistante l’abitazione ben illuminata e facilmente controllabile dall’interno della casa (es. tenere basse le siepi, installare luci con rilevatore di movimento…).

· Usare una casella di posta privata, non accettare pacchi eccetto quelli ordinati direttamente. Non inserire indirizzo e numero di telefono negli elenchi pubblici, ed invitare gli amici che li possiedono a non divulgarli.

Ricordati che non sei sola, puoi e i cercare aiuto, insieme troveremo una soluzione al tuo disagio.

Nel Comune di Falconara Marittima puoi contattare:

Sportello Frida.

L’operatrice saprà consigliarti sulle strutture che meglio possono rispondere ai tuoi bisogni, sulle iniziative e i percorsi che puoi intraprendere per migliorare la tua situazione

Sportelli Cic (Ascolto, informazione, orientamento a scuola)
Sono punti d’ascolto contro la violenza sulle donne e mensilmente vedono la presenza di un’assistente sociale.

Dove si trovano:

– ITE Serrani, via Santorre di Santarosa 2. Tel. 071.9160584

– Liceo Cambi, via Ippolito Nievo. Tel. 071.910883 

sono aperti tutti i mercoledì dalle 09.00 alle 11.00

– Le Assistenti sociali del Comune di Falconara M.ma, Piazza Municipio n. 1

– Il consultorio familiare Asur Distretto Nord.
CONSULTORIO FAMILIARE FALCONARA, Via Rosselli- 11

Coordinatrice:ass.sociale A.M. Moscatelli Tel:071/9178652 email: Annamaria.Moscatelli@sanita.marche.it

Telefoni :

Assistenti sociali 071/9178652/659
Ginecologia 071/9178655
Psicologia 071/9178658
Ostetriche071/9178653

Nel territorio provinciale:

Ad Ancona è presente un Centro Antiviolenza (CAV) con sportelli di ascolto e consulenza legale. Il numero verde è sempre attivo.

Centro antiviolenza Donne e giustizia, via Cialdini 24/a Ancona
n. verde 80032810. Tel. 071.205376 mail.: mail:donne.giustizia@libero.it

Il numero 1522 è sempre attivo, gratuito e dedicato al supporto, alla protezione e all’assistenza delle vittime di maltrattamenti e violenze, USALO!!!

NUMERI UTILI D’EMERGENZA

– 1522 Antiviolenza donna
– 112 Numero unico emergenze
– 113 Polizia di Stato
– 118 Emergenza sanitaria
– 800300558 Numero verde contro le mutilazioni genitali femminili
– 800290290 Numero verde antitratta
– 800901010 Numero verde contro le discriminazioni

LINK UTILI ANTIVIOLENZA:

Adoc Marche, Associazione consumatori.
http://www.adocmarche.it

Pari opportunità Provincia di Ancona
www.provincia.ancona.it/pariopportunita/Engine/RaServePG.php

Pari opportunità Regione Marche
http://www.pariopportunita.marche.it/

Osservatorio nazionale stalking
www.stalking.it 

Dipartimento per le Pari opportunità
http://www.pariopportunita.gov.it/

Telefono rosa
http://www.telefonorosa.it/

Zeroviolenza donne
http://www.zeroviolenzadonne.it/

Per non dargliela vinta pagina Facebook
https://www.facebook.com/PerNonDarglielaVinta/info

Posto occupato
http://www.postoccupato.org/ 

RIFERIMENTI LEGISLATIVI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

IL COMUNE DI FALCONARA M.MA

Delibere del Comune di Falconara M.ma.:

link: http://www.comune.falconara-marittima.an.it/falconara/index.html

LA REGIONE MARCHE

Legge Regionale 11 febbraio 2010, n. 8.
Disposizioni contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere

Legge regionale 11 novembre 2008, n. 32
Interventi contro la violenza sulle donne

Tutti i Link: su: http://www.pariopportunita.regione.marche.it/Normativa.aspx

NORMATIVA NAZIONALE

Sulla violenza contro le donne:
– Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93
– Decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11. C.d. Legge Anti-Stalking
– Legge 4 aprile 2001, n. 154
– Legge 15 febbraio 1996, n. 66

Vedi link su: http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/normativa-nazionale/223-violenza-contro-le-donne-

Tratta di esseri umani:
– D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286. Art. 18
– Legge 20 febbraio 1958, n. 75

Vedi link su: http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/normativa-nazionale/222-tratta-di-esseri-umani-

Mutilazioni genitali femminili:
– Legge 9 gennaio 2006, n. 7

Vedi link: http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/normativa-nazionale/2210-mutilazioni-genitali-femminili

COMUNITA’ EUROPEA

– Carta Europea per l’eguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale.Link con pdf su http://www.pariopportunita.regione.marche.it/Normativa.aspx
– Direttiva 2000/43/CE del Consiglio del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica
– Direttiva 97/80/CE del Consiglio del 15 dicembre 1997, riguardante l’onere della prova nei casi di discriminazione basata sul sesso.
– Dichiarazione del Consiglio del 19 dicembre 1991, relativa all’applicazione della Raccomandazione della Commissione sulla tutela della dignità delle donne e degli uomini nel mondo del lavoro, compreso il Codice di condotta relativo ai provvedimenti da adottare nella lotta contro le molestie sessuali.

Link : http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/normativa-comunitaria/230-principi-fondamentali

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