Museo della Resistenza

Il Museo falconarese dedicato al Capitano Ispettore Goffredo Baldelli e allestito al piano terra di Palazzo Bianchi, ripercorre le vicende della lotta partigiana nelle Marche ed è l’unica struttura museale in Italia che espone un intero l’equipaggiamento di una banda di partigiani che hanno operato sulle montagne dell’Appennino.

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Collocato oggi presso la nuova sede civica di Palazzo Bianchi (piazza del Municipio), il Museo fu inaugurato il 19 luglio 2002 in occasione del cinquantottesimo anniversario della “battaglia di Ancona” e della liberazione di Falconara. È il primo museo in Italia che possiede ed espone quasi integralmente l’arsenale e gli equipaggiamenti di una formazione partigiana dell’Appennino marchigiano, oltre ad essere arricchito da immagini fotografiche della Liberazione e da documenti originali dell’epoca. Tra i reperti esposti: pistole a tamburo di marca sconosciuta e produzione artigianale, di fabbricazione belga, come si deduce dai punzoni del banco di prova di Liegi; piccoli revolvers tascabili a caricamento successivo con tamburo a cinque colpi, di modello largamente prodotto alla fine dell’Ottocento. Pistole a tamburo da fondina di marca sconosciuta e fabbricazione belga, a caricamento successivo a sette colpi prodotte prima del 1920, calibro 8 mm. Lebel, cartuccia adottata in Francia nel 1892. Rivoltelle a tamburo a telaio chiuso con estrazione simultanea Smith & Wesson modello K-200, di fabbricazione statunitense, prodotte per l’Inghilterra durante la seconda guerra mondiale. Rivoltella a tamburo Webley modello MKVI di fabbricazione inglese, con tamburo a sei colpi, adottata nel 1915. Rivoltelle di fabbricazione italiana, modello 1889, a telaio chiuso e caricamento successivo Bodeo (detto anche 10,35 mm.). La rivoltella modello 1889 discende da un brevetto dell’armaiolo Carlo Bodeo che semplificò e rese più sicuro il vecchio modello Chamelot-Delvigne 1874, senza cambiarne la struttura di base. Si tratta di arma antica, sia a termini di legge, in quanto anteriore al 1890, sia per concezione e munizionamento adottato, di caratteristiche decisamente ottocentesche. Furono prodotte fino agli anni Venti. Rivoltella tipo Chamelot-Delvigne, di fabbricazione italiana, prodotta per il regio esercito dalla Glisenti di Brescia nel 1874: l’esemplare è ancora della vecchia versione non brunita, anteriore al 1890. Pistole lanciarazzi monocolpo da segnalazione tipo Very, di fabbricazione rispettivamente inglese e statunitense. Si tratta di pistole impiegate per il lancio di artifizi da segnalazione ed illuminanti, utilizzati per segnalare agli aerei le piste di lancio per voli notturni. Pistola semiautomatica Savage, modello 1907, di fabbricazione statunitense, impiegata in genere da ufficiali americani, per difesa personale, quando non indossavano l’uniforme da combattimento e ritenevano necessario portare al seguito un’arma tascabile che sostituisse l’ingombrante Colt Governement prodotta negli Stati Uniti dal 1907 al 1928. Pistole semiautomatiche Colt Government di fabbricazione statunitense. Una modello 1911 e le altre quattro modello 1911/A/1. Si tratta della classica pistola d’ordinanza statunitense, adottata nel 1911 e poi diffusa in tutto il mondo. Pistole semiautomatiche Beretta modello 34 di fabbricazione italiana. Pistola semiautomatica Beretta brevetto 1915 di fabbricazione italiana, in dotazione all’esercito italiano durante la prima guerra mondiale e poi diffusa come arma comune. Fabbricata dal 1915 al 1920. Pistola semiautomatica tascabile Galesi modello 1930. Pistola tipo Luger P08, marca “byf”, cioè Mauser Werke di fabbricazione tedesca. Prodotta dal 1908 al 1942. Pistola semiautomatica Walther, modello 4, di fabbricazione tedesca. Una delle prime automatiche Walther diffuse sia come arma commerciale sia come arma militare durante gli anni della prima guerra mondiale. Prodotta dal 1908 al 1918. Pistola semiautomatica Mauser, modello 1910, da difesa, tascabile, di fabbricazione tedesca. Pistola semiautomatica Frommer, modello Stop 1912 di fabbricazione ungherese, distribuita in notevole quantità agli ufficiali ungheresi durante la prima guerra mondiale. Raro esempio di arma corta a lungo rinculo. Prodotta dal 1911 al 1925. Pistola semiautomatica Steyr, modello Baby V.P. di tipo tascabile, di fabbricazione austriaca. Una delle prime automatiche Steyr, prodotta da 1909 al termine della prima guerra mondiale. Pistola semiautomatica tipo Alkartasura e di marca sconosciuta, di fabbricazione spagnola. Fucile Mauser Werke modello 98/K di fabbricazione tedesca: arma a ripetizione ordinaria, in dotazione alle forze armate tedesche durante la seconda guerra mondiale, prodotto nel 1942. Fucile a ripetizione ordinaria modello 1938 di fabbricazione italiana adottato sperimentalmente dall’esercito italiano nella seconda guerra mondiale e radiato al suo termine; prodotto nel 1941. Moschetti a ripetizione ordinaria modello 91/38, di fabbricazione italiana, arma in dotazione all’esercito italiano durante la seconda guerra mondiale. Cassa di munizione ed esemplari di proiettili con caricatori. Maschera antigas con sacca militare. Borraccia. Telefono da campo. Telegrafi da campo (apparecchi per la trasmissione e la ricezione in codice Morse). Moschetti automatici Beretta modello 38/A e modello 38/43 di fabbricazione italiana: si tratta di armi corte a funzionamento selettivo (semiautomatiche ed automatiche), dotate di notevole volume di fuoco e predisposte per il tiro a raffica, in dotazione all’esercito italiano durante la seconda guerra mondiale. Pistole mitragliatrici, una tipo MP40 e una modello 38/42 di fabbricazione tedesca, a funzionamento automatico, in dotazione alla Wermacht durante la seconda guerra mondiale. Moschetti automatici tipo Thompson modello 1928 e modello M11, di fabbricazione statunitense. Si tratta di “mitra” in dotazione alle forze armate U.S.A. nella seconda guerra mondiale. Moschetti automatici di tipo Sten MK11, di fabbricazione inglese. Si tratta di rustici “mitra” in dotazione alle forze armate inglesi e forniti in gran numero alle forze della Resistenza in tutta Europa. Fucile mitragliatore modello 24/29 di fabbricazione francese, realizzato nelle officine di Chatellerault in dotazione alle forze armate francesi nella seconda guerra mondiale.

Palazzo Bianchi, Via Matteotti/Piazza del Municipio Tel. Ufficio Cultura Comune di Falconara M.ma 071.91771

Foto Uliano Mancini Testi Storia della città, Itinerario storico-artistico, Musei, Giorgio Mangani, Barbara Pasquinelli © Copyright 2011 by Sistema Museale della Provincia di Ancona

IL MIO CONTRIBUTO PER NON DIMENTICARE…

Disegni e pensieri realizzati dai bambini delle scuole elementari di Falconara.

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